Allevamento pecore
L’allevamento delle pecore è molto antico ed è avvenuto probabilmente nella cosiddetta mezzaluna fertile in Mesopotamia, intorno al 10.000 a.C.
Il lavoro di allevamento della pecora seguito alla domesticazione ha portato allo sviluppo e alla diffusione di nuove razze.
L’allevamento di ovini e caprini come la pecora ebbe un ruolo privilegiato sia nell’economia dei Romani sia dei successivi stati europei Medioevali.
Nell’Epoca Moderna le tecniche occidentali di allevamento degli ovini caprini si sono diffuse in tutto il mondo, compresi i nuovi continenti (America e Oceania).
Nella storia dell’allevamento delle pecore è stata molto importante una mutazione avvenuta nel Maghreb, che è stata conseguenza della comparsa di pecore con una lana molto fine.
Portata in Spagna, questa particolare pecora ha dato origine alla razza Merino, custodita gelosamente dagli Spagnoli fino al Settecento.
Oggi nei Paesi occidentali si è verificata una diminuzione degli allevamenti basati sulla transumanza ed un aumento degli allevamenti semi-stanziali e stanziali.
Le pecore sono allevate allo stato brado, semi-stallino e stallino.
In Italia sono presenti tutti e tre i tipi di allevamento di pecore, ma quelli allo stato brado sono ancora maggiori, anche se abbiamo assistito ad una forte diminuzione.
Nell’allevamento allo stato brado le pecore vivono all’aperto, solitamente in recinti di rete elettrificata e la loro alimentazione è basata sul pascolo, che è praticato per tutto l’anno con l’eventuale integrazione di fieno e mangimi concentrati durante l’inverno.
Nell’allevamento semi-stallino le pecore sono lasciate al pascolo in recinzioni elettrificate per una parte dell’anno (solitamente 7-8 mesi) e nei mesi restanti le pecore vivono nei ricoveri, dove sono alimentate con fieno e mangimi concentrati.
Nell’allevamento stallino le pecore vivono per tutto l’anno nei ricoveri (chiamati ovili) e sono alimentate con foraggi verdi prodotti in azienda sfalciati dai campi, integrati da insilato, fieno e mangimi concentrati.
Nell’allevamento stallino, l’ovile è solitamente suddiviso in settori in cui vengono allevate le diverse categorie di pecore: arieti, pecore gravide, pecore in allattamento, agnelli all’ingrasso, ecc.
I settori sono separati da tramezzi e dotati di mangiatoie e abbeveratoi.
I ricoveri devono essere asciutti, riparati dai venti, con la giusta ventilazione per assicurare il ricambio d’aria ma senza correnti, perché la pecora teme il vento e l’umido più che il freddo.
Nelle regioni del nord e in montagna gli ovili sono chiusi, mentre nelle regioni del sud e a quote più basse si trovano ovili chiusi su tre lati, con un lato aperto verso un cortile recintato con recinto elettrico.
Nell’allevamento intensivo oltre alla stabulazione permanente si praticano l’allattamento artificiale degli agnelli e l’inseminazione artificiale.
Tra le principali cause di morte delle pecore è la miasi ovvero l’infestazione di larve di mosca.
Gli allevatori ricorrono alla pratica del mulesing per ridurre i casi di infestazioni, malgrado le molte polemiche sulle sofferenze inflitte agli animali.
Anche le infestazioni da parassiti gastrointestinali come il nematode Haemonchus contortus sono responsabili di gravi perdite.
Altro grande problema è la zoppina (zoppia delle pecore) una malattia dei piedi degli ovini causata da batteri.
Le lesioni sono inizialmente localizzate nello spazio interdigitale (spazio tra i due unghielli), ma possono estendersi alla base dell’unghiello e alla parte cornea, causando il distacco parziale o totale dell’unghia.
La produzione principale è la carne. Le pecore hanno di solito un solo parto l’anno, ma negli allevamenti stallini per la produzione di carne si possono avere due parti. Le nascite degli agnelli avvengono in primavera, estate e inverno.
In base all’età di macellazione, si dividono:
agnelli da latte (30-40 giorni);
agnelli maturi (3-4 mesi);
agnelloni (6-7 mesi);
castrati (1 anno);
montoni (2 anni).
Il consumo dei giovani agnelli è prevalente in primavera, mentre nei Paesi maomettani il montone è una carne apprezzata e viene consumata nel corso delle feste tradizionali.
Il latte è poco consumato, è usato in particolare per la produzione di formaggi.
La lana tosata con tosatrici elettriche o forbici per tosatura è utilizzata per la produzione di tessuti e tappeti. (vedi il nostro articolo “Guida per tosare le pecore“)
Nel mondo, gli allevamenti ovini sono maggiormente presenti in Australia, Nuova Zelanda, Argentina e Sudafrica.
Nell’Unione europea l’allevamento della pecora riveste maggiore importanza nel Regno Unito, in Spagna, Francia, Grecia, Irlanda e Italia.
In Italia, l’allevamento ovino è maggiormente presente in Sardegna, Sicilia, Lazio, Abruzzo, Puglia, Basilicata e Calabria.
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